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Riserva di Pesca Anterselva - ANTERSELVA 2015 Ein Bericht von unserem Feund Franz!   Un rapporto dal nostro amico Franz! Andreas Untergassmair e Jochen Heuschrek mi h

ANTERSELVA 2015

Ein Bericht von unserem Feund Franz!   Un rapporto dal nostro amico Franz!

Andreas Untergassmair e Jochen Heuschrek mi hanno riconosciuto immediatamente! Ho incontrato amico Andreas presso Cafè Park di Olang, e ottenuto permesso di accesso alla esclusiva Riserva di pesca del Rio Anterselva. Nei due giorni precedenti si era verificato un calo impressionante delle temperature: dai 25°C a -1°C, con panorama decisamente invernale e neve sui prati.

Questo il panorama al Lago di Anterselva, e al ponticello di Antholz!

Jochen mi incoraggiò, dicendomi che le previsioni per giorno successivo erano incoraggianti, e acqua non così fredda! Quando si dice l’ ottimismo. Dopo una cenetta al Finsterwirt di Brixen ...

...il mattino successivo, non alle solite ore antelucane, ben equipaggiato con waders e maglione ho raggiunto il sito di pesca. In prima battuta volevo risalire dal confine della Riserva di Salomon Bad, dove il ruscello corre infrascato e veloce: la valle si presentava nebbiosa ma accogliente, atmosfera non fredda, T= 7°C, acqua limpida.


Mi calo fra gli arbusti, e inizio lanci a monte con canna 10’ Hidropsyche Elite con ninfa in punta di GBasso, e sul braccetto minuscola P.tail di PBertacchini: senza strike indicator, terminale 2,40mt, tip 0,18. Immediata risposta di bella fario

poi risalgo e avverto un arresto nella lenza: la punta della canna si blocca, un tremito….qualcosa di grosso, poi affiora un temolone over 42cm. la

la sua corsa si arresta nel guadino, senza il quale nulla avrei potuto: spazi angusti, flusso veloce e instabilità dell’ appoggio rendono memorabile la cattura.

Nella lama superiore altro Thymallus, sempre con stessa ninfa, lo tiro a riva, poi la punta della canna si impiglia (devo risalire nel fiume con fronde e arbusti che mi ostacolano), e quello riesce a fuggire prima della foto, ma che animale maestoso, con la pinna che solcava il filo della corrente, riflessi argentei e dorati! In pochi istanti venivo proiettato in altra dimensione, né percezioni gelide e neppure il rischio di scivolone mi distraevano dall’ azione. Il lancio ora con piccoli roller ora con brevi shooting stendeva la coda e seguivo il filo galleggiare ai margini delle rive, con impuntate non sempre dovute ad abboccate, ma pur sempre emozionanti.

Poi la Marmorata Ariana di Anterselva….

E quante altre ancora…nella sorgiva dal ponticello mi vedo 2 temoloni che pinneggiano pigri: mi tuffo a terra, arrabbattandomi per legare 2 mosche secche da temoli, e arriva un villico con motosega, che mi fa scappare i due esemplari!

Risalgo ancora e fino a mezzodi incanno altre fario, sempre su ninfa luminescente, oggi davvero speciale. Pranzetto a casa Steiner (salumi e formaggi di malga, champagne…) con progetto di rilancio in Anterselva per esplorare altro tratto, lasciando la spianata da temoli per coup de soir! Ah, se ci fossero i miei Amici!

2° parte della giornata:

ore 15, proseguo da Antholz di Mezzo,da dove ho sospeso al mattino. Oramai percepisco il tratto in cui pesco: qui trovo trotelle, altre fuggono, acqua sempre limpida e veloce, ma livelli accettabili.
Più oltre vi sono arginature nel torrente che ne spezzano l’impeto, e trovo dei trotoni maestosi, fario 38-40cm. battagliere, ibridi di marmorata, altre alla ferrata mi strappano la canna di mano e si involano…

Questa ninfa è stata davvero ineguagliabile

Soddisfatto ma non appagato, torno sui miei passi, e ridiscendo a valle, per ritrovare il percorso del primo mattino: sentivo in me un istinto favorevole per un incontro speciale.

entro in acqua con le gambe che tremano poiché il volume nella giornata è sensibilmente aumentato con la temperatura tiepida, fra le mani la mia canna 10’ Hydropsiche èlite, dal tallone fermo ma con vettino ipersensibile: la ninfa sibila nell’ aria, si deposita nella spuma della corrente e lì si blocca: il fondo!

In effetti il filo è immobile, ma la vetta trema, e così il mio polso!
Poi comincia a spostarsi di lato, e ancora su e giù: speravo almeno di vedere il mostro del fiume e poi appare maestosa una pinna rossa incredibile! Che corse, e io pensavo:

” se va a valle lo perdo, se va di lato si infrasca, se tira cosi mi rompe il filo, se non sto attento annego prima io”

fin quando una abile guadinata lo consegna a riva, sul prato, e lì misuro 45cm.! Prendo la macchina fotografica e (credevo!) riprendo la scena, commenti, esibizioni, lo rimetto in acqua stirando bene la pinna, lo tengo ancora fra le mani, insomma volevo fare durare a lungo l’ emozione per poi consegnarvela….
il regale Pinnuto rientra in libertà, ma il filmato non c’è!!!
Non me ne dolgo, esiste una legge di compensazione nel mondo, che volevo di più??? Mi consolo con capriolo gulash all’ Helmhotel di San Candido, una serata degna quasi quanto la giornata di pesca!!

FRANZ